giovedì 28 gennaio 2010

CAPO XIV

I Principi de' Sacerdoti fanno consiglio sopra la morte di Gesù, il quale è unto da una donna di prezioso unguento, mormorandone i discepoli. È venduto da Giuda. Del tradimento di lui parla agli Apostoli nella cena, nella quale da il pane consacrato in suo Corpo, e il vino in suo Sangue a' discepoli. Predice lo scandalo di tutti, e la trina negazione di Pietro. Dopo aver orato tre volte è catturato da' Giudei, a uno de' quali Pietro taglia l'orecchio. Fuggono i discepoli. Accusato da' falsi testimoni dinanzi a Caifa, e giudicato reo di morte, è sputacchiato, e battuto, e negato tre volte da Pietro.

Or di lì a due giorni era la Pasqua, e gli azzimi: e i Principi de' Sacerdoti, e gli Scribi cercavano il modo di prenderlo per inganno, e ucciderlo. 2. Ma dicevano: non il dì di festa, perché il popolo non si levi a tumulto. 3. E trovandosi Gesù a Betania in casa di Simone lebbroso, ed essendo a mensa: venne una donna, che aveva un alabastro d'unguento di nardo di spigo di gran pregio, e rotto l'alabastro, glielo sparse su la testa. 4. Ed eranvi alcuni, che ciò soffrirono di mal cuore dentro di se, e dicevano: a che fine si è fatto questo scialacquamento di unguento? 5. Imperocché potea questo vendersi più di trecento denari, e darsi a' poveri. E fremevano contro di lei. 6. Ma Gesù disse: lasciatela stare, perché la inquietate voi? Ella ha fatto una buona opera a ma. 7. Imperocché avete sempre con voi de' poveri: e potete far loro del bene, quando a voi piacerà: me poi non mi avete sempre. 8. Ella ha fatto quel, che poteva: ha anticipato a ungere il mio corpo per la sepoltura 9. In verità vi dico: in qualunque luogo sarà predicato questo Vangelo pel mondo tutto, sarà ancor raccontato quel, che ella ha fatto, in sua ricordanza. 10. E Giuda Iscariote uno de' dodici andò dai Principi de' Sacerdoti, per darlo nelle loro mani. 11. E questi,.uditolo, si rallegrarono, e promisero di dargli del denaro. E cercava occasione favorevole per tradirlo. 12. E il primo giorno degli azzimi, quando immolavan la Pasqua, dissero a lui i discepoli: dove vuoi tu, che andiamo ad apparecchiare per il mangiamento della Pasqua? 13. Ed ei mandò due de' suoi discepoli, e disse loro: andate in Città: e incontrerete un uomo portante una secchia d'acqua, andategli dietro: 14. E in qualunque luogo entri, dite al padrone della casa: il Maestro dice: dov'è il mio refettorio, ove io mangi la Pasqua co' miei discepoli? 15. Ed egli vi farà vedere un cenacolo grande messo in ordine: e quivi apparecchiate per noi. 16. E i discepoli andarono, e giunti in Città trovarono, conforme avea loro detto, e prepararon la Pasqua. 17. E fattosi sera, vi andò egli con i dodici. 18. E mentre erano a mensa, e mangiavano, disse Gesù: in verità vi dico, che uno di voi, il quale mangia con meco, mi tradirà. 19. Ma essi cominciarono a rattristarsi, e a dirgli uno dopo l'altro: son forse io? 20. Ed egli disse loro: uno de' dodici, il quale intigne la mano nel piatto con me. 21. E il Figliuolo dell'uomo se ne va, come è stato scritto di lui: ma guai a quell'uomo, per cui il Figliuolo dell'uomo sarà tradito. Meglio era per un uomo tale il non esser mai nato. 22. E mentre quegli mangiavano, Gesù prese del pane: e benedettolo, lo spezzò, e lo dette loro, e disse: prendete, questo è il mio Corpo. 23. E preso il calice, rese le grazie, lo dette ad essi: e tutti ne bevvero. 24. E disse loro: questo è il Sangue mio del nuovo Testamento, il quale sarà sparso per molti. 25. In verità vi dico, che non berò più di questo frutto della vite sino a quel giorno, in cui lo berò nuovo nel Regno di Dio. 26. E detto l'Inno, andarono al monte degli Ulivi. 37. Allora Gesù disse loro: tutti vi scandalizzerete per me in questa notte; imperocché sta scritto: percuoterò il Pastore, e si dispergeranno le pecorelle. 28. Ma dopo che io sarò risuscitato, vi anderò innanzi nella Galilea. 29. Pietro però gli disse: quand'anche tutti si scandalizzassero, nol farò io. 30. E Gesù gli disse: in verità ti dico, che tu oggi in questa notte, prima che il gallo abbia cantato la seconda volta, mi negherai tre volte. 31. Ma quegli soggiungeva di più: quand'anche bisogni con te morire, non ti negherò. E il simil dicevan pur tutti. 32. E arrivaron in un luogo chiamato Getsemani; ed egli disse a' suoi discepoli: fermatevi qui, sintantocchè io faccia orazione. 33. E prese seco Pietro, e Giacomo, e Giovanni: e cominciò ad atterrirsi, e rattristarsi. 34. E disse loro: l'anima mia è afflitta sino alla morte: trattenetevi qui, e vegliate. 35. E avanzatosi alquanto, si prostrò per terra: e pregò, che, se era possibile, si allontanasse da lui quell'ora. 36. E disse: Abba, Padre, tutto è possibile a te, allontana da me questo calice: ma non quello, che voglio io, ma quel, che vuoi tu. 37. E tornò da loro, e trovogli addormentati. E disse a Pietro: Simone , tu dormi? Non hai potuto vegliare una sol' ora? 38. Vegliate, ed orate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è in tentazione. 39. E andò nuovamente ad orare, ripetendo le stesse parole. 40. E tornato, gli trovò di nuovo addormentati (imperocché i loro occhi erano aggravati) e non sapevano cosa rispondergli. 41. E ritornò la terza volta, e disse loro: su via dormite, e riposatevi. Basta cosi: l'ora è venuta: ecco che il Figliuolo dell'uomo sarà dato nelle mani de' peccatori. 42. Alzatevi, andiamo. Ecco che colui, che mi tradirà, è vicino. 43. E non avea finito di dire, quand'eccoti Giuda Iscariote uno dei dodici, e con esso gran gente armata di spade, e di bastoni, spedita da' Principi de' Sacerdoti, e dagli Scribi, e dai Seniori. 44. E il traditore avea dato loro il segnale, dicendo: colui, che io bacerò, è desso, prendetelo, e conducetelo con attenzione. 45. E venuto che fu, accostossi subito a Gesù, e dissegli: Dio ti salvi, Maestro: e lo baciò. 46. Ma coloro gettarongli le mani addosso, e lo catturarono. 47. E uno degli astanti mise mano alla spada, e ferì un servo del sommo Sacerdote: e gli mozzò un orecchio. 47. E Gesù prese la parola, e disse loro: quasi io fossi un assassino, siete venuti con ispade, e bastoni per pigliarmi? 49. Ogni giorno io stava tra voi nel Tempio, insegnando, né mi pigliaste. Ma debbono le Scritture adempirsi. 50. Allora i suoi discepoli, abbandonatolo, tutti fuggirono. 51. E un certo giovinetto seguiva Gesù coperto di una veste di lino su la nuda carne: e lo pigliarono. 52. Ma egli, lasciata andare la veste, scappò ignudo da loro. 53. E condusser Gesù dal sommo Sacerdote: e si adunarono tutti i Sacerdoti, e gli Scribi, e i Seniori. 64. Pietro però lo seguitò da lungi sin dentro al cortile del sommo Sacerdote: e sedeva al fuoco con i Ministri, e scaldavasi. 55. Ma i Principi de' Sacerdoti, e tutto il consesso cercavano testimonianze contro Gesù per farlo morire, e non le trovavano. 56. Imperocché molti deponevano il falso contro di lui: ma le loro deposizioni non concordavano. 57. E alzatisi alcuni, attestavano il falso contro di lui, dicendo: 58. Noi gli abbiamo sentito dire: io distruggerò questo Tempio manofatto, e in tre giorni fabbricheranno un altro non manufatto. 59. Ma la loro testimonianza non era concorde. 60. E alzatosi in mezzo il sommo Sacerdote, interrogò Gesù, dicendo: non rispondi tu nulla alle cose, che ti sono rinfacciate da costoro? 61. Ma egli taceva, e non rispose parola. Di nuovo lo interrogò il sommo Sacerdote, e dissegli: se' tu il Cristo, il Figliuolo di Dio benedetto? 62. E Gesù gli disse: sono quel desso: e vedrete il Figliuolo dell'uomo scendere alla destra della maestà di Dio, e venir sulle nubi del Cielo. 63. E il sommo Sacerdote, stracciatesi le sue vesti, disse: che bisogno abbiamo più di testimonj? 64. Avete udito la bestemmia; che ve ne pare? E tutti lo condannarono per reo di morte. 65. E cominciarono alcuni a sputargli addosso, e velargli la faccia, e a dargli de' pugni, dicendogli profetizza: e i Ministri lo schiaffeggiavano. 66. E trovandosi Pietro da basso nel cortile, venne una delle serve del sommo Sacerdote: 67. E veduto Pietro, che si scaldava, e fissato in lui lo sguardo, disse: anche tu eri con Gesù Nazareno. 66. Ma egli nego, dicendo: né io conosco, né so quello, che tu ti dica. E usci tuoni davanti al cortile, e il gallo cauto. 69. E di nuovo avendolo veduto una serva, cominciò a dire agli astanti: costui è di quegli. 70. Ma egli negò di bel nuovo. E di lì a poco nuovamente gli astanti dissero a Pietro: tu se' quelli sicuramente: imperocché sei anche Galileo. 71. Ma egli principiò a mandarsi delle imprecazioni, e a giurare: non conosco quest'uomo, di cui parlate. 72. E subito per la seconda volta il gallo cantò. E Pietro si ricordo della parola dettagli da Gesù: prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte, e incominciò a piagnere.

Nessun commento:

Posta un commento