giovedì 31 dicembre 2009

CAPO III

Risana una mano inaridita. Si ritira schivando le insidie de' Farisei. Le turbe lo seguono. Risana gli infermi. Elegge i dodici, e gli manda a predicare dando loro potestà sopra i Demonj, e sopra le malattie. Convince di falsità gli Scribi, i quali lo accusavano di cacciare i Demonj per virtù di Beelzebub; dice, che la bestemmia contro lo Spirito Santo è irremissibile; Madre, e Fratelli di Cristo chi siano.

E di nuovo entrò nella Sinagoga: ed eravi un uomo, che aveva una mano inaridita. 2. E stavano a vedere, se egli lo sanasse in giorno di Sabato, per accusarlo. 3. Ed egli disse all'uomo, che aveva la mano inaridita: alzati, vieni in mezzo. 4. E ad essi disse: è egli lecito di fare del bene, o del male in giorno di Sabato? Di salvare, o di torre la vita? Ma quegli tacevano. 5. E girati gli occhi sopra di essi con ira, deplorando la cecità de' cuori loro, disse a colui: stendi la tua mano. Ed egli la stese, e ricuperò la sua mano. 6. Ma i Farisei ritiratisi, subito tenner consiglio con gli Erodiani contro di lui intorno al modo di levarlo dal mondo. 7. E Gesù si appartò co' suoi discepoli verso il mare: e una gran turba di popolo lo seguitò dalla Galilea, e dalla Giudea, 8. E da Gerusalemme, e dall'Idumea, e dalle Terre di là dal Giordano: e quegli delle vicinanze di Tiro, e di Sidone udito avendo le cose, che faceva, andaron da lui in gran folla. 9. Ed egli disse a' suoi discepoli, che stesse pronta per lui una barchetta, affinché la gran turba non lo opprimesse. 10. Imperocché rendeva la sanità a molti, onde tutti quegli, che erano afflitti da qualche malore, se gli scagliavano addosso per toccarlo. 11. E gli Spiriti immondi, quando lo vedevano , se gli inginocchiavano, e gridavano dicendo: 12. Tu se' il Figliuolo di Dio. E faceva loro gravi minacce, perché nol manifestassero. 13. E salito sopra un monte, chiamò a se quegli, che egli volle: e si accostarono a lui. 14. E scelse dodici, perché si stesser con esso lui: e per mandargli a predicare. 15. E dette ad essi podestà di curare le malattie, e di cacciare i Demonj. 16. Simone, cui pose il soprannome di Pietro: 17. E Giacomo figliuolo di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo: e pose ad essi il soprannome di Boanerges, cioè, figliuoli del tuono: 18. E Andrea, e Filippo, e Bartolommeo, e Matteo, e Tommaso, e Giacomo figliuolo d'Alfeo, e Taddeo, e Simon Cananeo, 19. E Giuda Iscariote, che fu quello, che lo tradì. 20. E andarono in casa, e si radunarono di bel nuovo le turbe, dimodoché non potevano nemmeno prender cibo. 21. E avendo saputo tali cose i suoi, andarono per pigliarlo; imperocché dicevano: ha dato in pazzia. 22. E gli Scribi, che eran venuti da Gerusalemme, dicevano: egli ha Beelzebub, e discaccia i Demonj in virtù del Principe de' Demonj. 23. Ma egli chiamatigli a se, diceva loro in parabole: come può Satana scacciare Satana? 24. E se un Regno in contrarj partiti dividesi, non può un tal Regno sussistere. 25. E se una casa si divide in contrarj partiti, non può tal casa sussistere. 26. E se Satana si è rivoltato, e si è messo in discordia contro se stesso, non potrà sussistere, ma sta per finire. 27. Nissuno può entrare in casa del forte, e rubargli i suoi arnesi, se prima non lega il forte, e allora darà il sacco alla casa di lui. 28. In verità vi dico, che saranno rimessi a' figliuoli degli uomini tutti i peccati, e qualunque bestemmia, che abbiano proferita: 29. Ma per chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non vi sarà remissione in eterno, ma sarà reo di delitto eterno. 30. A motivo che dicevano: egli ha lo spirito immondo. 31. E venne la Madre, e i Fratelli di lui, e stando fuori mandarono a chiamarlo, 32. E sedeva intorno a lui molta gente, e gli dissero: ecco che la tua Madre, e i tuoi Fratelli là fuori cercan di te. 33. Ma egli rispose, e disse loro: chi è mia Madre, e chi (sono) i miei Fratelli? 34. E girati gli occhi sopra coloro, che sedevangli attorno: ecco, disse, la Madre mia, e i miei Fratelli. 35. Imperocché chi farà la volontà di Dio, quegli è mio Fratello, mia Sorolla, e Madre.

mercoledì 30 dicembre 2009

CAPO II

Mormorano i Farisei, perché al Paralitico calato nel suo letticciuolo per il tetto nella casa egli rimettesse i peccati, e gli ordinasse di portar via il letticciuolo; lo risana. In casa di Levi stando a tavola con molti Pubblicani rende ragione a' Farisei del conversare, che faceva coi peccatori, e del motivo, per cui non digiunavano i suoi Discepoli. Gli scusa Cristo dell'aver colto delle spighe di grano in giorno dì sabato.

Alcuni giorni dopo entrò nuovamente in Capharnaum. 2. E si riseppe, ch'egli era nella casa, e si radunò molta gente, dimodoché non capivano nemmeno nello spazio d'intorno alla porta, e predicava loro la parola. 3. E venner da lui alcuni, che conducevano un paralitico portato da quattro persone. 4. E non potendo presentarglielo per la folla, scoprirono il palco dalla parte, dov'egli stava: e fatta un'apertura, calarono il lettuccio, nel quale giaceva il paralitico. 5. E Gesù veduta avendo la loro fede, disse al paralitico: figliuolo, ti son rimessi i tuoi peccati. 6. Eran ivi a sedere alcuni degli Scribi, i quali andavan discorrendo in cuor loro: 7. Perché così parla costui? Egli bestemmia. Chi può perdonare i peccati fuorché il solo Dio? 8. Ma avendo subito Gesù col suo spirito conosciuto, che in tal modo la discorrevano dentro di se , disse loro: per qual motivo tali cose andate ruminando ne' vostri cuori? 9. Che cosa è più facile, il dire al paralitico: ti son rimessi i tuoi peccati: oppure il dire: alzati, prendi il tuo letticciuolo, e cammina? 10. Or affinché voi sappiate, che il Figliuolo dell'uomo ha potestà in terra di rimettere i peccati (disse al paralitico:) 11. Dico a te: sorgi, prendi il tuo letticciuolo, e vattene a casa tua. 12. E immantinenti quegli si alzò: e preso il suo letticciuolo, a vista di tutti se ne andò, talmente che tutti restarono stupefatti, e glorificaron Dio, dicendo: mai abbiam visto simil cosa. 13. Ed egli se ne andò di nuovo verso il mare, e tutto il popolo andava con lui, e gl' istruiva. 14. E in passando vide Levi figliuolo di Alfeo, che sedeva al banco, e gli disse: sieguimi. Ed egli alzatosi lo seguitò. 15. E avvenne, che, essendo egli a tavola nella casa di lui, molti pubblicani, e peccatori erano a mensa con Gesù, e con i suoi discepoli: imperocché molti (di quegli) v'erano, che lo seguivano. 16. Or gli Scribi, e i Farisei al vederlo mangiare con i pubblicani, e i peccatori dicevano a' suoi discepoli: per qual motivo il vostro Maestro mangia, e beve co' pubblicani, e peccatori? 17. Il che avendo udito Gesù, disse loro: non han bisogno del medico i sani, ma i malati: imperocché non son venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori. 18. E i discepoli di Giovanni, e i Farisei facevano de' digiuni: vanno adunque, e dicono a lui: per qual motivo i discepoli di Giovanni, e de' Farisei digiunano, e i tuoi discepoli non digiunano? 19. E Gesù disse loro: possono forse i compagni dello Sposo digiunare, fino a tanto che lo Sposo è con essi? Mentre hanno con seco lo Sposo, non possono digiunare. 20. Ma tempo verrà, che sarà loro tolto lo Sposo: e allora per quel tempo digiuneranno, 21. Nissuno cuce a un vestito vecchio un pezzo di panno nuovo: altrimenti ne strappa poi il pezzo nuovo, e lo sdrucio diventa maggiore. 23. E nissuno mette il vino nuovo in otri vecchi: altrimenti il vino rompe gli otri, e il vino si versa, e gli otri vanno in malora: ma il vino nuovo va messo in otri nuovi. 23. Successe ancora, che, camminando il Signore in giorno di Sabato pei seminati, i suoi discepoli cominciavano a inoltrarsi, e cogliere delle spighe. 24. E i Farisei dicevano a lui: ecco perché fanno eglino in giorno di Sabato quello, che non è lecito? 25. Ed egli disse loro: non avete mai letto quello, che fece Davidde, trovandosi in necessità, e avendo fame egli, e i suoi compagni? 26. Come entrò nella casa di Dio, essendo sommo Sacerdote Abiatar, e mangio i pani della proposizione, de' quali non era lecito mangiare, se non, a' soli Sacerdoti, e ne dette a' suoi compagni? 27. E disse loro : il Sabato è stato fatto per l'uomo, e non 1'uomo pel Sabato. 28. E adunque il Figliuolo dell' uomo padrone anche del Sabato.

martedì 29 dicembre 2009

CAPO I

Giovanni predica, e battezza con l'acqua, Cristo con lo Spirito Santo. Gesù battezzato da Giovanni, vivendo tra le bestie nel deserto dopo quaranta giorni è tentato da Satana. Carcerato Giovanni, Gesù comincia a predicare nella Galilea; e chiamati a se Simone, e Andrea, e Giacomo, e Giovanni va a Cafarnaum, e in altri luoghi della Galilea. Risana la suocera di Pietro, e un leproso, e molti indemoniali, ed altri infermi con gran meraviglia di tutti.
Principio del Vangelo di Gesù Cristo Figliuolo di Dio. 2. Siccome sta scritto nel Profeta Isaia: ecco che io spedisco innanzi a te il mio Angelo, il quale appianerà la tua strada al venir tuo. 3. Voce d' uno, che grida nel deserto: preparate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri. 4. Fù Giovanni nel deserto a battezzare, e predicare il battesimo della penitenza per la remissione de' peccati. E tutto il paese della Giudea, e tutto il popolo di Gerusalemme andava a trovarlo, e confessando i loro peccati, eran battezzati da lui nel fiume Giordano. 6. E Giovanni era vestito di pelo di camelo, e aveva a' fianchi una cintola di cuojo, e mangiava locuste: e miele selvatico. E predicava, dicendo: 7. Viene dietro di me uno, che è più forte di me: cui non son degno di sciogliere prostrato la correggia delle scarpe. 8. Io vi ho battezzato con acqua , ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo. 9. E accadde in que' giorni, che Gesù si parti da Nazaret della Galilea, e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. 10. E subito nell'uscire dell'acqua, vide aprirsi i Cieli, e lo Spirito quasi colomba scendere, e posarsi sopra di lui. 11. E una voce venne dal Cielo: tu se' il mio Figliuolo diletto, in te mi sono compiaciuto. 12. E immediatamente lo Spirito lo spinse nel deserto. 13. E stette nel deserto quaranta giorni, e quaranta notti: ed era tentato da Satana: e stava colle bestie salvatiche, ed era servito dagli Angeli. 14. Ma dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù andò nella Galilea, predicando il Vangelo del Regno di Dio, 15. E dicendo: è compito il tempo, e si avvicina il Regno di Dio: fate penitenza, e credete al Vangelo. 16. E passando lungo il mare di Galilea, vide Simone, e Andrea suo fratello, che gettavano in mare le reti (conciossiachè erano pescatori) 17. E disse loro Gesù: seguitemi, e farovvi pescatori d'uomini. 18. li subito abbandonate le reti, lo seguitarono. 19. E andato un po' avanti, vide Giacomo figliuolo di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che erano anch'essi in barca rassettando le reti: 20. E subito gli chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni, lo seguitarono. 21. Ed entrarono in Capharnaum: e subito entrato nella Sinagoga in giorno di Sabato, insegnava. 22. E restavano stupefatti della sua dottrina: imperocché insegnava loro, come uno, che abbia autorità, e non come gli Scribi. 23. Ed eravi nella loro Sinagoga un uomo posseduto dallo spirito immondo, il quale esclamò, 24. Dicendo: che abbiamo noi a fare con te, o Gesù Nazareno? Se' tu venuto per mandarci in perdizione? Io so, chi sei, Santo di Dio. 25. E Gesù lo sgridò, dicendo: taci, e partiti da costui. 26. E lo spirito immondo, dopo averlo straziato, usci, urlando forte, da lui. 27. E tutti restarono ammirati, talmente che si domandavano gli uni agli altri: che è mai ciò? E qual nuova dottrina è questa? Poiché egli comanda con autorità anche agli spiriti immondi, e lo ubbidiscono. 28. E si divulgò subito la fama di lui per tutto il paese della Galilea. 29. E appena usciti della Sinagoga, andarono a casa di Simone, e di Andrea, con Giacomo, e Giovanni. 30. Or la suocera di Simone era alletata con febbre: e a prima giunta gli parlaron di lei. 31. Ed egli accostatosi ad essa, e presala per la mano, l'alzò: e subito lasciolla la febbre, ed ella si mise a servirgli. 32. E fattosi sera, e tramontato il Sole, gli conducevan davanti tutti i malati, e gli indemoniati. 33. E tutta la Città si era affollata alla porta. 34. E curò molti afflitti da varj malori, e cacciò molti Demonj, e non permetteva loro di dire, che sapevano, chi egli fosse. 35. E alzatosi di gran mattino, uscì fuora, e andò in un luogo solitario, e quivi stava in orazione. 36. Ma Simone, e quegli, che si trovavan con lui, gli tenner dietro. 37. E trovatolo, gli dissero: tutti ti cercano. 38. Ed egli disse loro: andiamo per li villaggi, e per le vicine Città, affinché quivi ancora io predichi: dappoiché a questo fine sono venuto. 39. E andava predicando nelle loro Sinagoghe , e per tutta la Galilea, e discacciava i Demonj. 40. E andò a trovarlo un lebbroso, il quale raccomandandosi a lui, e inginocchiatosi gli disse: se vuoi, tu puoi mondarmi. 41. E Gesù mosso a compassione, stese la sua mano, e toccandolo, dissegli: Io voglio. Sii mondato. 42- E detto che egli ebbe, sparì da colui la lebbra, e fu mondato. 43. E Gesù con rampogne subito lo cacciò via: 44. E gli disse: guardati dal dir nulla a chicchessia: ma va, fatti vedere al Principe de' Sacerdoti, e offerisci per la tua purgazione quello, che ha ordinato Mosè, in testimonianza (di rispetto) per essi. 45. Ma quegli andatosene, cominciò a vociferare, e pubblicare il fatto, talmente che non poteva più entrare scopertamente in Città, ma se ne stava fuori in luoghi solitarj, e andavano a trovarlo da tutte le parti.