martedì 2 febbraio 2010

CAPO XVI

Stando stupefatte le donne al monumento, un Angelo annunzia la Risurrezione di Cristo, il quale primamente apparisce a Maddalena, indi a due discepoli in altra figura, finalmente agli undici, che erano a mensa, e rinfacciata ad essi la loro incredulità, gli manda a predicare per tutto il mondo, e battezzare, ed aggiunge i miracoli, che avranno seco i credenti, dopo di che ascende al Cielo.

E passato il sabato, Maria Maddalena, e Maria Madre dì Giacomo, e Salome avean comperato i profumi per andare a imbalsamare Gesù. 2. E (partite) di gran mattino il primo dì della settimana, arrivarono al sepolcro, essendo già nato il Sole. 3. E dicevano tra di loro: chi ci leverà la pietra dalla bocca del monumento? 4. Ma in osservando videro, che era stata rimossa la pietra; la quale era molto grossa. 5. Ed entrate nel monumento videro un giovane a sedere dal lato destro, coperto di bianca veste, e rimasero stupefatte. 6. Ma egli disse loro: non abbiate timore: voi cercate Gesù Nazareno crocifisso: egli è risuscitato, non è qui, ecco il luogo, dove l'aveano deposto. 7. Ma andate, dite a' suoi discepoli, e a Pietro: egli vi anderà innanzi nella Galilea: ivi lo vedrete, com' egli vi ha detto. 8. Ed esse uscite dal sepolcro, si dettero a fuggire: imperocché erano sopraffatte dalla paura, e dal tremore: e non disser nulla a nissuno: perché erano impaurite. 9. Ma Gesù essendo risuscitato la mattina, il primo dì della settimana, apparve in prima a Maria Maddalena, dalla quale avea cacciato sette Demonj. 10. Ed ella andò ad annunziarlo a coloro, che erano stati con esso lui, i quali erano affitti, e piangevano. 11. Ed essi avendo udito, com'egli era vivo, ed ella l'avea veduto, non credettero. 12. Dopo di questo a due di loro si mostrò per istrada sott'altro aspetto, mentre andavano a un villaggio. 13. E questi andarono a darne la nuova agli altri, i quali non credettero nemmen a loro. 14. Ultimamente apparve agli undici, mentre erano a mensa: e gli rinfacciò la loro incredulità, e durezza di cuore; perché non avean prestato fede a quegli, che l'avevan veduto risuscitato. 15. E disse loro: andate per tutto il mondo, predicate il Vangelo a tutti gli uomini. 16. Chi crederà, e sarà battezzato, sarà salvo: chi poi non crederà, sarà condannato. 17. E questi sono i miracoli, che accompagneranno coloro, che avran creduto, nel nome mio schederanno i Demonj: parleranno lingue nuove. 18. Maneggeranno i serpenti, e se avran bevuto qualche cosa di mortifero, non farà loro mule: imporranno le mani ai malati, e guariranno. 19. E il Signore Gesù, parlato che ebbe con essi, fu assunto al Cielo, e siede alla destra di Dio. 20. Ed essi andarono, e predicarono per ogni dove, cooperando il Signore, il quale confermava la sua parola con i miracoli, da' quali era seguitata.

domenica 31 gennaio 2010

CAPO XV

Accusato Gesù dinanzi a Pilato non risponde. E preferito Barabba, e Gesù è dato ad esser crocifisso. Schernito in molte guise dai soldati è condotto alla morte. Divisione delle vesti. È crocifisso tra due ladroni. Ascolta le bestemmie, che molti vomitavano contro di lui. Tenebre. Gesù sclamando Eli, e bevuto l'aceto con un forte grido rende lo spirito; il di cui corpo è seppellito da Giuseppe.

subito la mattina i Principi de' Sacerdoti con i Seniori, e gli Scribi, e tutto il consesso, fatta insieme consulta, legato Gesù, lo condussero, e lo consegnarono a Pilato. 2. E Pilato lo interrogò: tu se' il Re de' Giudei:' E Gesù gli rispose: tu lo dici. 3. E i Principi de' Sacerdoti lo accusavano di molte cose. 4. E Pilato di nuovo lo interrogò, dicendo: non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano. 5. Ma Gesù non rispose più nulla, dimodoché Pilato ne faceva le meraviglie. 6. Or egli era solito di liberare nella festa uno de' prigioni, qualunque avessero addomandato. 7. Ed eravi uno per nome Barabba carcerato tra i sediziosi, il quale nella sedizione avea commesso omicidio. 8. E radunatosi il popolo, cominciò a domandare quello, che sempre lor concedeva. 9. E Pilato rispose loro, e disse; volete voi, che io vi disciolga il Re de' Giudei? 10. Imperocché sapeva, che per invidia lo avevano tradito i sommi Sacerdoti. 11. Ma i Pontefici sommossero il popolo, perché liberasse loro piuttosto Barabba. 12. Ma Pilato rispose di nuovo, e disse loro: che volete voi dunque, che io faccia del Re de' Giudei? 13. Ma quegli gridarono: crocifiggilo. 14. Pilato però diceva loro: che male ha egli fatto? Ma quegli grida van più forte: crocifiggilo. 15. E Pilato, volendo contentare il popolo, disciolse loro Barabba, e fatto flagellare Gesù, lo abbandonò ad essere crocifisso. 16. E i soldati lo condussero nell'atrio del Pretorio, e vi radunarono tutta la coorte. 17. E lo vestono di porpora, e intrecciata una corona di spine gliela cingono. 18. E principiarono a salutarlo: evviva, o Re de' Giudei. 19. E percuotevangli la testa con una canna: e gli sputavano addosso, e piegato il ginocchio lo adoravano. 20. E dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora, e lo rivestirono delle sue vesti: lo menaron fuori per crocifiggerlo. 21. E costrinsero un passeggero, Simone di Cirene, padre di Alessandro, e di Rufo, che veniva di campagna, a prendere la croce di lui. 22. E lo menarono al luogo detto Colgotha: che interpretato vuol dire luogo del cranio. 23. E davangli da bere del vino mescolato con mirra: e non lo accettò. 24. E crocifissolo, divisero le sue vesti, tirando a sorte quello, che dovea averne ciascuno. 26. Era l'ora di terza, quando lo crocifissero 26. Ed eravi l'iscrizione del suo reato, dove era scritto: il RE DE' GIUDEI. 27. E con lui crocifissero due ladroni: uno alla destra, e l'altro alla sua sinistra. 28. E fu adempita la Scrittura, che dice: è stato noverato tra gli scellerati. 29. E quei, che passavano, lo bestemmiavano, scuotendo il capo, e dicendo: va, tu, che distruggi il Tempio di Dio, e in tre giorni lo riedifichi. 30. Salva te stesso, scendendo di croce. 31. Nello stesso modo anche i sommi Sacerdoti, e gli Scribi per ischerno dicevansi l'un l'altro: ha salvato gli altri, e non può salvare se stesso. 32. Il Cristo il Re d'Israele scenda adesso dalla croce, affinché vediamo, e crediamo. E quegli, che erano con esso crocifissi, lo svillaneggiavano. 33. E all'ora sesta si ottenebrò tutta la terra sino all'ora nona. 34. E all'ora nona Gesù con voce grande esclamò, dicendo: Eloi, Eloi, lamma sabactani? Cioè Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? 35. E alcuni de' circostanti avendolo udito, dicevano: ecco che chiama Elia. 36. E uno corse, e inzuppata una spugna nell'aceto, e avvoltala intorno a una canna, gli dava da bere, dicendo: lasciate, stiamo a vedere, se venga Elia a distaccarlo. 37. Ma Gesù, mandata fuori una gran voce, spirò. 38. E il velo del Tempio si squarciò in due parti da sommo a imo. 39. E vedendo il Centurione, che stava dirimpetto, come così sclamando, era morto, disse: veramente quest'uom era figliuolo di Dio. 40. Ed eranvi ancora delle donne, che stavan da lungi a vedere: tralle quali era Maria Maddalena, e Maria Madre di Giacomo il minore, e di Giuseppe, e Salomone. 41. Le quali lo seguivano anche, quando egli era nella Galilea, e lo servivano, e altre molte, le quali insieme con lui eran venute a Gerusalemme. 42. E fattosi sera (perché era la Parasceve, cioè il di avanti al sabato). 43. Andò Giuseppe d'Arimatea nobile Decurione, che aspettava egli pure il Regno di Dio, e arditamente si presentò a Pilato, e chiese il corpo di Gesù. 44. Ma Pilato si maravigliava, ch' ei fosse già morto. E chiamato il Centurione, gli domandò se fosse già morto. 45. E informato che fu dal Centurione, donò il Corpo a Giuseppe. 46. E Giuseppe, comperati una sindone, e distaccatolo, lo rinvolse nella sindone, e lo mise in un sepolero scavato nel masso, e ribaltò una pietra alla bocca del sepolcro. 47. E Maria Maddalena, e Maria Madre di Giuseppe stavan osservando dove fosse collocato.

giovedì 28 gennaio 2010

CAPO XIV

I Principi de' Sacerdoti fanno consiglio sopra la morte di Gesù, il quale è unto da una donna di prezioso unguento, mormorandone i discepoli. È venduto da Giuda. Del tradimento di lui parla agli Apostoli nella cena, nella quale da il pane consacrato in suo Corpo, e il vino in suo Sangue a' discepoli. Predice lo scandalo di tutti, e la trina negazione di Pietro. Dopo aver orato tre volte è catturato da' Giudei, a uno de' quali Pietro taglia l'orecchio. Fuggono i discepoli. Accusato da' falsi testimoni dinanzi a Caifa, e giudicato reo di morte, è sputacchiato, e battuto, e negato tre volte da Pietro.

Or di lì a due giorni era la Pasqua, e gli azzimi: e i Principi de' Sacerdoti, e gli Scribi cercavano il modo di prenderlo per inganno, e ucciderlo. 2. Ma dicevano: non il dì di festa, perché il popolo non si levi a tumulto. 3. E trovandosi Gesù a Betania in casa di Simone lebbroso, ed essendo a mensa: venne una donna, che aveva un alabastro d'unguento di nardo di spigo di gran pregio, e rotto l'alabastro, glielo sparse su la testa. 4. Ed eranvi alcuni, che ciò soffrirono di mal cuore dentro di se, e dicevano: a che fine si è fatto questo scialacquamento di unguento? 5. Imperocché potea questo vendersi più di trecento denari, e darsi a' poveri. E fremevano contro di lei. 6. Ma Gesù disse: lasciatela stare, perché la inquietate voi? Ella ha fatto una buona opera a ma. 7. Imperocché avete sempre con voi de' poveri: e potete far loro del bene, quando a voi piacerà: me poi non mi avete sempre. 8. Ella ha fatto quel, che poteva: ha anticipato a ungere il mio corpo per la sepoltura 9. In verità vi dico: in qualunque luogo sarà predicato questo Vangelo pel mondo tutto, sarà ancor raccontato quel, che ella ha fatto, in sua ricordanza. 10. E Giuda Iscariote uno de' dodici andò dai Principi de' Sacerdoti, per darlo nelle loro mani. 11. E questi,.uditolo, si rallegrarono, e promisero di dargli del denaro. E cercava occasione favorevole per tradirlo. 12. E il primo giorno degli azzimi, quando immolavan la Pasqua, dissero a lui i discepoli: dove vuoi tu, che andiamo ad apparecchiare per il mangiamento della Pasqua? 13. Ed ei mandò due de' suoi discepoli, e disse loro: andate in Città: e incontrerete un uomo portante una secchia d'acqua, andategli dietro: 14. E in qualunque luogo entri, dite al padrone della casa: il Maestro dice: dov'è il mio refettorio, ove io mangi la Pasqua co' miei discepoli? 15. Ed egli vi farà vedere un cenacolo grande messo in ordine: e quivi apparecchiate per noi. 16. E i discepoli andarono, e giunti in Città trovarono, conforme avea loro detto, e prepararon la Pasqua. 17. E fattosi sera, vi andò egli con i dodici. 18. E mentre erano a mensa, e mangiavano, disse Gesù: in verità vi dico, che uno di voi, il quale mangia con meco, mi tradirà. 19. Ma essi cominciarono a rattristarsi, e a dirgli uno dopo l'altro: son forse io? 20. Ed egli disse loro: uno de' dodici, il quale intigne la mano nel piatto con me. 21. E il Figliuolo dell'uomo se ne va, come è stato scritto di lui: ma guai a quell'uomo, per cui il Figliuolo dell'uomo sarà tradito. Meglio era per un uomo tale il non esser mai nato. 22. E mentre quegli mangiavano, Gesù prese del pane: e benedettolo, lo spezzò, e lo dette loro, e disse: prendete, questo è il mio Corpo. 23. E preso il calice, rese le grazie, lo dette ad essi: e tutti ne bevvero. 24. E disse loro: questo è il Sangue mio del nuovo Testamento, il quale sarà sparso per molti. 25. In verità vi dico, che non berò più di questo frutto della vite sino a quel giorno, in cui lo berò nuovo nel Regno di Dio. 26. E detto l'Inno, andarono al monte degli Ulivi. 37. Allora Gesù disse loro: tutti vi scandalizzerete per me in questa notte; imperocché sta scritto: percuoterò il Pastore, e si dispergeranno le pecorelle. 28. Ma dopo che io sarò risuscitato, vi anderò innanzi nella Galilea. 29. Pietro però gli disse: quand'anche tutti si scandalizzassero, nol farò io. 30. E Gesù gli disse: in verità ti dico, che tu oggi in questa notte, prima che il gallo abbia cantato la seconda volta, mi negherai tre volte. 31. Ma quegli soggiungeva di più: quand'anche bisogni con te morire, non ti negherò. E il simil dicevan pur tutti. 32. E arrivaron in un luogo chiamato Getsemani; ed egli disse a' suoi discepoli: fermatevi qui, sintantocchè io faccia orazione. 33. E prese seco Pietro, e Giacomo, e Giovanni: e cominciò ad atterrirsi, e rattristarsi. 34. E disse loro: l'anima mia è afflitta sino alla morte: trattenetevi qui, e vegliate. 35. E avanzatosi alquanto, si prostrò per terra: e pregò, che, se era possibile, si allontanasse da lui quell'ora. 36. E disse: Abba, Padre, tutto è possibile a te, allontana da me questo calice: ma non quello, che voglio io, ma quel, che vuoi tu. 37. E tornò da loro, e trovogli addormentati. E disse a Pietro: Simone , tu dormi? Non hai potuto vegliare una sol' ora? 38. Vegliate, ed orate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è in tentazione. 39. E andò nuovamente ad orare, ripetendo le stesse parole. 40. E tornato, gli trovò di nuovo addormentati (imperocché i loro occhi erano aggravati) e non sapevano cosa rispondergli. 41. E ritornò la terza volta, e disse loro: su via dormite, e riposatevi. Basta cosi: l'ora è venuta: ecco che il Figliuolo dell'uomo sarà dato nelle mani de' peccatori. 42. Alzatevi, andiamo. Ecco che colui, che mi tradirà, è vicino. 43. E non avea finito di dire, quand'eccoti Giuda Iscariote uno dei dodici, e con esso gran gente armata di spade, e di bastoni, spedita da' Principi de' Sacerdoti, e dagli Scribi, e dai Seniori. 44. E il traditore avea dato loro il segnale, dicendo: colui, che io bacerò, è desso, prendetelo, e conducetelo con attenzione. 45. E venuto che fu, accostossi subito a Gesù, e dissegli: Dio ti salvi, Maestro: e lo baciò. 46. Ma coloro gettarongli le mani addosso, e lo catturarono. 47. E uno degli astanti mise mano alla spada, e ferì un servo del sommo Sacerdote: e gli mozzò un orecchio. 47. E Gesù prese la parola, e disse loro: quasi io fossi un assassino, siete venuti con ispade, e bastoni per pigliarmi? 49. Ogni giorno io stava tra voi nel Tempio, insegnando, né mi pigliaste. Ma debbono le Scritture adempirsi. 50. Allora i suoi discepoli, abbandonatolo, tutti fuggirono. 51. E un certo giovinetto seguiva Gesù coperto di una veste di lino su la nuda carne: e lo pigliarono. 52. Ma egli, lasciata andare la veste, scappò ignudo da loro. 53. E condusser Gesù dal sommo Sacerdote: e si adunarono tutti i Sacerdoti, e gli Scribi, e i Seniori. 64. Pietro però lo seguitò da lungi sin dentro al cortile del sommo Sacerdote: e sedeva al fuoco con i Ministri, e scaldavasi. 55. Ma i Principi de' Sacerdoti, e tutto il consesso cercavano testimonianze contro Gesù per farlo morire, e non le trovavano. 56. Imperocché molti deponevano il falso contro di lui: ma le loro deposizioni non concordavano. 57. E alzatisi alcuni, attestavano il falso contro di lui, dicendo: 58. Noi gli abbiamo sentito dire: io distruggerò questo Tempio manofatto, e in tre giorni fabbricheranno un altro non manufatto. 59. Ma la loro testimonianza non era concorde. 60. E alzatosi in mezzo il sommo Sacerdote, interrogò Gesù, dicendo: non rispondi tu nulla alle cose, che ti sono rinfacciate da costoro? 61. Ma egli taceva, e non rispose parola. Di nuovo lo interrogò il sommo Sacerdote, e dissegli: se' tu il Cristo, il Figliuolo di Dio benedetto? 62. E Gesù gli disse: sono quel desso: e vedrete il Figliuolo dell'uomo scendere alla destra della maestà di Dio, e venir sulle nubi del Cielo. 63. E il sommo Sacerdote, stracciatesi le sue vesti, disse: che bisogno abbiamo più di testimonj? 64. Avete udito la bestemmia; che ve ne pare? E tutti lo condannarono per reo di morte. 65. E cominciarono alcuni a sputargli addosso, e velargli la faccia, e a dargli de' pugni, dicendogli profetizza: e i Ministri lo schiaffeggiavano. 66. E trovandosi Pietro da basso nel cortile, venne una delle serve del sommo Sacerdote: 67. E veduto Pietro, che si scaldava, e fissato in lui lo sguardo, disse: anche tu eri con Gesù Nazareno. 66. Ma egli nego, dicendo: né io conosco, né so quello, che tu ti dica. E usci tuoni davanti al cortile, e il gallo cauto. 69. E di nuovo avendolo veduto una serva, cominciò a dire agli astanti: costui è di quegli. 70. Ma egli negò di bel nuovo. E di lì a poco nuovamente gli astanti dissero a Pietro: tu se' quelli sicuramente: imperocché sei anche Galileo. 71. Ma egli principiò a mandarsi delle imprecazioni, e a giurare: non conosco quest'uomo, di cui parlate. 72. E subito per la seconda volta il gallo cantò. E Pietro si ricordo della parola dettagli da Gesù: prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte, e incominciò a piagnere.

domenica 24 gennaio 2010

CAPO XIII

Dice, che il Tempio sarà distrutto; predice le guerre, e le varie afflizioni, e persecuzione, e l'abominazione della desolazione. De' falsi Cristi, e falsi Profeti. Dopo i segni ne' corpi celesti verrà il Figliuol dell'uomo con gloria. Similitudine di ciò dal fico. Siccome a nissuno è noto il tempo, comanda a lutti la vigilanza.

E mentre egli usciva dal Tempio, gli disse uno de' suoi discepoli: Maestro, guarda, che sorta di pietre, e che fabbriche (son) queste. 2. Ma Gesù risposegli, e disse: vedi tu tutti questi grandi edificj? Non rimarrà pietra sopra pietra,che non sia, scompaginata. 3. E mentre egli sedeva sopra il monte degli Ulivi dirimpetto al Tempio, Pietro, e Giacomo, e Giovanni, e Andrea gli domandarono a parte: 4. Spiegaci, quando succederan queste cose? E qual segno vi sarà, quando tutto questo sia per effettuarsi? 5. E Gesù rispondendo, principiò a dir loro: badate, che alcuno non vi seduca: 6. Imperocché molti verranno nel nome mio, dicendo, io son desso: e sedurranno molti. 7. Quando poi sentirete discorrer di guerra, e di romori di guerre, non temete: imperocché è necessario, che queste cose succedano: ma non ancora (sarà) la fine. 8. Imperocché si solleverà popolo contro popolo, e Regno contro Regno, e vi saranno tremuoti in più luoghi, e carestie. Cominciamento dei dolori (son) queste cose. 9. Voi però badate a voi stessi. Imperocché vi rimetteranno ai consigli, e sarete flagellati nelle Sinagoghe, e sarete per me presentati ai Presidenti, ed ai Re, in testimonianza ad essi. 10. E fa d'uopo, che prima sia predicato il Vangelo presso tutte le Nazioni. 11. E allora quando vi meneranno a imprigionarvi, non istate a premeditare quel, che siate per dire: ma quello, che in quel punto vi sarà dato, quello dite: imperocché non siete voi, che parlate, ma lo Spirito Santo. 12. E il fratello darà alla morte il fratello, e il Padre il figliuolo: e si ribelleranno i figliuoli contro de' genitori, e gli faranno morire. 13. E sarete in odio a tutti per causa del nome mio. Ma chi reggerà sino al fine, sarà salvo. 14. Quando poi vedrete l'abbominazione della desolazione posta, dove non deve (chi legge, intenda) allora quegli, che sono nella Giudea, fuggano su' monti: 15. E chi (si troverà) sopra il solajo, non iscenda in casa, né vi entri, per pigliare qualche cosa di casa sua: 16. E chi sarà nel campo, non torni indietro a prendere la sua veste. 17. Ma guai alle pregnanti, e che avranno bambini al petto in que' giorni. 18. Pregate però, che non succedano (tali cose) di verno. 19. Imperocché saranno que' giorni tribolazione, qual mai non fu dal principio della creazione fatta da Dio sino adesso, né mai sarà. 20. E se il Signore non avesse abbreviati quei giorni, non si salverebbe nessun uomo: ma in grazia degli eletti prescelti da lui gli ha accorciati. 21. Allora se talun vi dirà: ecco qui il Cristo, eccolo là, non credete. 22. Imperocché sorgeranno de' falsi Cristi, e de' falsi Profeti, e faranno de' miracoli, e de' prodigj da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 23. State adunque guardinghi: ecco che io vi ho predetto il tutto. 24. Ma in que' giorni dopo quella tribolazione si oscurerà il Sole, e la Luna non darà la sua luce. 25. E caderanno le Stelle del Cielo, e le Podestà, che sono nel Cielo, saranno scommosse. 26. E allora vedranno il Figliuolo dell'uomo venire sopra le nuvole con potestà grande, e con gloria. 27. E allora spedirà i suoi Angeli, e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra sino all'estremità del Cielo. 28. Dal fico imparate questa parabola. Quando i suoi rami sono già teneri, e spuntate le foglie, voi sapete, che la state è vicina: 29. Così ancora, quando voi vedrete accader queste cose, sappiate, ch'egli è vicino alle porte. 30. In verità vi dico, non passerà questa generazione, prima che tutto questo sia avvenuto. 31. Il Cielo, e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32. Quanto poi a quel giorno, o a quell'ora nissuno lo sa, né gli Angeli, che sono nel Cielo, né il Figliuolo, ma il solo Padre. 33. State attenti, vegliate, e orate: imperocché non sapete, quando sarà il tempo. 34. Cosi un uomo, partendo per lontan paese, abbandonò la sua casa, e dette ai suoi servi podestà di far tutto, e ordinò al portinajo di star vigilante. 35. Vegliate adunque (perché non sapete, quando venga il padrone di casa: se a sera, se a mezzanotte, se al canto del gallo, se la mattina). 36. Affinché, venendo improvvisamente, non vi trovi addormentati. 37. Quello poi, che io dico a voi, lo dico a tutti: vegliate.

giovedì 21 gennaio 2010

CAPO XII

Parabola della vigna data a fitto a' lavoratori, i quali uccisero i servi; e il figlio del Padre di famiglia. I Farisei lo tentano sopra il censo da pagarsi a Cesare, e i Sadducei sopra la Risurrezione. Uno Scriba gli domanda, qual sia il primo comandamento: egli poi domanda agli Scribi, in qual modo dicano, che il Cristo sia figliuolo di Davidde. Dopo aver insegnato a guardarsi da loro, loda una vedova, che aveva gettali due piccioli nel Gazofilacio.

E cominciò a parlare ad essi per via di parabole: un uomo piantò una vigna, e la cinse di siepe, e vi fece uno strettojo, e vi fabbricò una torre, e l'affittò ai contadini, e partì per lontan paese. 2. E mandò a suo tempo dai contadini un suo servitore, per riscuoter la parte de' frutti della vigna. 3. Ma quegli, presolo, lo batterono, e lo rimandarono colle mani vuote. 4. E di nuovo mandò ad essi un altro servo: e questo pure lo ferirono nella testa, e lo trattarono obbrobriosamente. 5. E ne mandò di nuovo un altro, e questo l'ammazzarono: e di altri molti alcuni ne batterono, altri ne uccisero. 6. Non restandogli adunque più, se non un solo figliuolo diletto, mandò da ultimo anche questo da essi, dicendo: avran rispetto per mio figliuolo. 7. Ma i vignajoli dissero tra di loro: questi è l'erede: su via, ammazziamolo: e sarà nostra l'eredità. 8. E presolo, lo ammazzarono: e lo gettarono fuori della vigna. 9. Che farà adunque il padron della vigna? Verrà, e sterminerà i fittajuoli: e darà ad altri la vigna. 10. Non avete voi nemmen letto da questa scrittura: la pietra rigettata da coloro, che fabbricavano, quella stessa è divenuta pietra fondamentale dell'angolo. 11. Dal Signore è stata fatta tal cosa, ed ella è mirabile negli occhi nostri? 12. E tentavan di mettergli le mani addosso: imperocché intesero, che questa parabola l'aveva detta per loro: ma ebber paura delle turbe. E lasciatolo, se n'andarono. 13. E mandaron da lui alcuni de' Farisei, e degli Erodiani, per avvilupparlo con le parole. 14. Venuti costoro, gli dissero: Maestro, noi sappiamo, che sei verace, e non hai riguardo a chicchessia: conciossiachè non guardi in faccia gli uomini, ma insegni la via di Dio con verità: è lecito, che si paghi il tributo a Cesare, o nel pagheremo? 15. Gesù conoscendo la loro malizia, disse loro: perché mi tentate voi? Recatemi un denaro, perché lo vegga. 16. E glielo presentarono. Ed egli disse loro: di chi è questa impronta, e questa iscrizione? Risposer: di Cesare. 17. E Gesù ripigliò, e disse loro: rendete adunque quel, che è di Cesare, a Cesare: e quel, che è di Dio, a Dio. Ed eglino lo ammiravano. 18. E andaron da lui i Sadducei, i quali negano la Risurrezione: e lo interrogarono con dire: 19. Maestro, ci ha ordinato Mosè, che, se il fratello d'uno venga a morire, lasciando la moglie senza figliuoli, il fratello sposi la moglie di lui, e ravvivi la stirpe di suo fratello. 20. Or eranvi sette fratelli: e il primo si ammogliò, e morì, senza lasciar figliuoli. 21. E il secondo prese la di lui moglie, e mori: e non lasciò nemmen esso figliuoli. E similmente il terzo. 22. E nella stessa guisa sette l'ebbero per moglie: e non lasciaron figliuoli. Finalmente ultima di tutti morì anche la donna. 23. Nella Risurrezione adunque, tornati che siano a vivere, di chi di questi sarà ella moglie? Imperocché sette l'hanno avuta per moglie. 24. Ma Gesù rispose loro, e disse: non siete voi in inganno per questo, perché non intendete le Scritture, né la potenza di Dio? 25. Imperocché risuscitati che siano, né gli uomini prenderan moglie, né le donne saran date a marito, ma saranno quali gli Angeli di Dio nel Cielo. 26. Che poi i morti risorgano, non avete voi letto nel libro di Mosè, in qual modo Dio parlò a lui nel roveto, dicendo: io sono il Dio d'Abramo, il Dio d'Isacco, e il Dio di Giacobbe? 27. Ei non è il Dio de' morti, ma de' vivi. Voi siete adunque in grande errore. 28. E si accostò uno degli Scribi, che aveva udite le interrogazioni di coloro, e vedendo, che Gesù aveva loro risposto bene, domandogli, quale fosse il primo di tutti i comandamenti. 29. E Gesù risposegli: il primo di tutti i comandamenti egli è: senti, Israele, il Signore Dio tuo è un Dio solo: 30. E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l' anima tua, e con tutto il tuo spirito e con tutto il tuo potere. Questo è il primo comandamento. 31. Il secondo poi è simile a questo: amerai il prossimo tuo, come te stesso. Altro comandamento maggior di questi non v'è. 32. E lo Scriba gli rispose: Maestro, hai detto benissimo, e con tutta verità, che v'è solo Dio, e non ve n'è altro fuori di lui. 33. E che l'amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, e con tutta l'anima, e con tutte le forze: e l'amare il prossimo, come se stesso, val più di tutti gli olocausti, e sacrifizj. 34. Vedendo Gesù, com'egli aveva saggiamente risposto, gli disse: non se' lungi dal Regno di Dio. E da indi in poi nissuno ardiva d'interrogarlo. 35. E ragionando Gesù, e insegnando nel Tempio, diceva: in che modo dicono gli Scribi, che il Cristo è figliuolo di Davidde? 36. Conciossiacchè lo stesso Davidde disse per Ispirito Santo: il Signore ha detto al mio Signore: siede alla mia destra, sino a tanto che io abbia messi i tuoi nemici per isgabello a' tuoi piedi. 37. Lo steso Davidde adunque lo chiama Signore, come adunque è suo Figliolo? E la molta turba lo udì con piacere. 38. E diceva loro nelle sue istruzioni: guardatevi dagli Scribi, i quali ambiscono di passeggiare in lunghe vesti, e di essere salutati nelle piazze, 39. E di avere le prime sedie nelle adunanze, e i primi posti ne' conviti: 40. I quali divorano le case delle vedove col pretesto di lunghe orazioni: costoro saranno più rigorosamente giudicati. 41. E sedendo Gesù dirimpetto al Gazofilacio, osserva, come il popolo vi gettava del denaro, e molti ricchi ne gettavano in copia. 42. Ed essendo poi venuta una povera vedova, vi mise due piccole monete, che fanno un quadrante. 43. E chiamati a se i suoi discepoli, disse loro: in verità vi dico, che questa povera vedova ha dato più di tutti quelli, che han messo nel Gazofilacio. 44. Imperocché tutti hanno dato di quel, che loro sopravanzava: ma costei del suo necessario ha messo tutto quel, che aveva, tutto il suo sostentamento.

mercoledì 20 gennaio 2010

CAPO XI

Entra gloriosamente in Gerusalemme sopra il poledro di un'asina: secca la ficaja maledicendola. Caccia dal Tempio que' che comperavano, e vendevano. Dimostra l'efficacia della speranza in Dio. Del perdonare al prossimo. Non vuol dire agli Scribi, con qual potestà egli faccia certe cose, perché eglino non rispondevano all'interrogazione fatta ad essi da lui intorno al Battesimo di Giovanni.

E avvicinandosi a Gerusalemme, e alla Betania presso al monte delle Ulive, mandò due de' suoi discepoli, 2. E disse loro: andate nel villaggio, che vi sta dirimpetto, e al primo ingresso troverete legato un asinello non ancora domato: scioglietelo, e menatelo a me. 3. E se alcuno vi dirà: che fate voi? ditegli, che il Signore ne ha bisogno: e subito lo manderà qua. 4. E andarono, e trovaron l'asinello legato alla porta fuori in un bivio: e lo sciolsero. 5. E alcuni de' circostanti disser loro: che fate voi, che sciogliete l'asinello? 6. Ed essi gli risposero, conforme avea loro ordinato Gesù, e quelli gli lasciaron andare. 7. E condussero a Gesù l'asinello: sopra di cui misero le loro vesti, ed egli vi montò sopra. 8. E molti distendevano le loro vesti per la strada: altri troncavano rami dagli alberi, e gli spargevano per la strada. 9. E quegli che andavan' innanzi, e que' che venivan dietro, sclamavano, dicendo: Hosanna. 10. Benedetto colui, che viene nel nome del Signore: benedetto il Regno, che viene del Padre nostro Davidde: Hosanna nel più alto de' Cieli. 11. Ed entrò in Gerusalemme, e nel Tempio: e osservate intorno tutte le cose, l'ora essendo già tarda, se n'andò a Betania con i dodici. 12. E il dì seguente, usciti che furono di Betania, ebbe fame. 13. E veduto da lontano un fico, che avea delle foglie, andò a vedere, se a sorte vi trovasse qualche cosa: e fattosi dappresso, non trovò se non sfoglie: imperocché non era il tempo de' fichi. 14. E Gesù dissegli: mai più in eterno non mangi alcuno delle tue frutta. E i discepoli l'udirono. 15. E arrivarono a Gerusalemme. Ed essendo egli entrato nel Tempio, cominciò a discacciarne quei, che vendevan, e compravano nel Tempio: e gettò per terra le tavole de' banchieri, e le seggiole delle persone, che vendevano le colombe. 16. E non permetteva, che nissuno trasportasse arnesi per il Tempio. 17. E gl'istruiva, dicendo loro: non è egli scritto: la mia casa è casa di orazione per tutte le genti? Ma voi l'avete cangiata in una spelonca di ladroni. 18. Lo che risaputosi dai Principi de' Sacerdoti, e dagli Scribi, cercavano il modo di levarlo dal mondo: conciossiachè lo temevano, a motivo che tutto il Popolo ammirava la sua dottrina. 19. E fattosi sera, usci dalla Città. 20. E la mattina nel passare videro il fico seccato fino alle barbe, 21. E Pietro risovvenutosi, gli disse: Maestro, guarda, come il fico da te maledetto si è seccato. 22. E Gesù rispose, e disse loro: abbiate fede in Dio. 28. In verità vi dico, che chiunque dirà a questo monte: levati, e gettati in mare: e non esiterà in cuor suo, ma avrà fede, che sia fatto, quanto ha detto, gli sarà fatto. 24. Per questo vi dico: qualunque cosa domandiate nell'orazione, abbiate fede di conseguirla, e l'otterrete. 28. E quando vi presenterete per orare, se avete qualche cosa contro di alcuno, perdonategli: affinché il Padre vostro, che è ne' Cieli, perdoni anch'esso a voi i vostri peccati. 26. Che se voi non perdonerete, nemmeno il vostro Padre, che è ne' Cieli, perdonerà a voi i vostri peccati. 27. E ritornaron di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli andava attorno pel Tempio, se gli accostarono i sommi Sacerdoti, e gli Scribi, e i Seniori. 28. E gli dissero: con quale autorità fai tu queste cose? E chi ha dato a te tal balìa, per far cose tali? 29. Ma Gesù rispose, e disse loro: domanderò anch'io a voi una cosa, e voi rispondetemi: e io vi dirò, con quale autorità faccia io queste cose. 30. Il Battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli uomini? rispondetemi. 31. Ma essi ruminavano dentro di se, e dicevano: se diremo, dal Cielo, egli dirà: perché dunque non avete creduto a lui? 82. Se diremo, dagli uomini, abbiamo paura del popolo: conciossiachè tutti tenevano, che Giovanni fosse veramente Profeta. 33. E risposero a Gesù: nol sappiamo. E Gesù disse loro: nemmen io dico a voi, con quale autorità faccia io tali cose.

martedì 19 gennaio 2010

CAPO X

Che non si dee ripudiare la moglie, e prenderne un'altra. Si stringe el seno i bambini, e gli benedice. Un ricco, il quale aveva dalla sua giovinezza osservati i comandamenti, non prende il consiglio di Cristo di vendere tutto il tuo. Premio di coloro, i quali abbandonano tutte le cose. Predice di nuovo la sua passione. Dall'ambizione de figliuoli di Zebedeo prende occasione d'insegnare a' Discepoli, che devono essere più grandi non nelle dimostrazioni di dominio, ma negli uffìzi del ministero. Risana Bartimeo cieco.

E partitosi da quel luogo, andò ai confini della Giudea di la dal Giordano: e si radunaron di nuovo intorno a lui le turbe: e di nuovo al suo solito le istruiva. 2. E accostatisi i Farisei, gli domandavano per tentarlo se fosse lecito al marito di ripudiare la moglie. 3. Ma egli rispose, e disse loro: Che ha comandato a voi Mosè? 4. Ripigliaron' essi: Mosè ha permesso di scrivere il libello del ripudio, e rimandarla. 5. E Gesù rispose loro, e disse: a riguardo della durezza del vostro cuore dette egli a voi questo precetto. 6. Ma al principio della creazione Dio formò l'uomo maschio e femmina. 7. Per questo abbandonerà l'uomo il Padre, e la Madre, e starà unito a sua moglie: 8. E i due saranno una sola carne. Per la qual cosa già non son due, ma sol una carne. 9. Non divida pertanto l'uomo quel, che Dio ha congiunto. 10. E in casa di nuovo i suoi discepoli lo interrogarono sopra la medesima cosa. 11. Ed egli disse loro: chiunque rimanderà la sua moglie, e ne prenderà un'altra, commette adulterio contro di essa. 12. E se la moglie ripudia il marito, e ne sposa in altro, commette adulterio. 13. E gli presentavan dei fanciullini, affinché gli toccasse. Ma i discepoli sgridavano coloro, che glieli presentavano. 14. La qual cosa avendo veduto Gesù, ne fu altamente disgustato, e disse loro: lasciate, che i piccoli vengano da me, e non gliel vietate: imperocché di questi tali è il Regno di Dio. 15. In verità vi dico, che chiunque non riceverà come fanciullo il Regno di Dio, non entrerà in esso. 16. E stringendosegli al seno, e imponendo loro le mani, li benediceva. 17. E nell'uscir che faceva per mettersi in viaggio, corse da lui un tale, e inginocchiatosi gli domandò: Maestro buono, che farò per acquistare la vita eterna? 18. Ma Gesù gli disse: perché mi chiami buono? Nissun buono, fuori di Dio solo. 19. Tu sai i comandamenti: non commettere adulterio, non ammazzare, non rubare, non dire il falso testimonio, non far danno a nissuno, onora il Padre, e la Madre. 20. Ma quegli rispose, e dissegli: Maestro, tutte queste cose le ho osservate sin dalla mia giovinezza. 21. E Gesù miratolo, gli pose affetto, e gli disse: una cosa sola ti manca; va, vendi, quanto hai, e dallo a' poveri, ed avrai un tesoro nel Cielo: vieni e sieguimi. 22. A questa parola rattristatosi colui, se n'andò sconsolato: perché aveva molte possessioni. 23. E Gesù, dato intorno uno sguardo, disse a' suoi discepoli: quanto è difficile, che i ricchi entrino nel Regno di Dio! 24. I discepoli a questo suo dire rimasero attoniti. Ma Gesù di nuovo disse loro : figliuolini, quanto è difficile che entrino nel Regno di Dio que', che pongon fidanza nelle ricchezze! 25. È più facile a un camelo, che passi per la cruna d'un ago, che ad un ricco l'entrare nel Regno di Dio. 25. Ed essi restavano sempre più stupefatti, e dicevansi l'un l'altro: e chi può esser salvo? 27. E Gesù mirategli, disse loro: per gli uomini questo è impossibile, ma non per Iddio: imperocché ogni cosa è possibile a Dio. 28. E Pietro prese a dirgli: ecco che noi abbiam lasciato tutte le cose, e ti abbiam seguitato. 29. Rispose Gesù, e disse: in verità vi dico, che non v'ha alcuno, il quale abbia abbandonato la casa, o i fratelli, o le sorelle, o il Padre, o la Madre, o i figliuoli, o le possessioni per me, e pel Vangelo, 30. Che non riceva il centuplo, adesso in questo tempo in case, e fratelli, e sorelle, e madri, e figliuoli, e possessioni in mezzo alle persecuzioni, e nel secolo avvenire la vita eterna. 31. Ma molti de' primi saranno ultimi, e degli ultimi (saran) primi. 32. Ed erano in viaggio verso Gerusalemme: e Gesù precedevagli, e si stupivano: e lo seguivano timorosi. E presi a parte di nuovo i dodici, cominciò a dir loro le cose, che doveano accadergli. 33. Ecco che andiamo a Gerusalemme, e il Figliuolo dell'uomo sarà dato nelle mani de' Principi de' Sacerdoti, e degli Scribi, e de' Seniori, e lo condanneranno a morte, e lo consegneranno a' Gentili: 34. E questi lo scherniranno, e gli sputeranno addosso, e lo flagelleranno, e lo uccideranno: ed egli risusciterà il terzo giorno. 35. E si accostarono a lui Giacomo, e Giovanni figliuoli di Zebedeo, dicendo: Maestro, vogliamo, che qualunque cosa domanderemo tu a noi la conceda. 36. Ed egli disse loro: che bramate voi, che io vi conceda? 37. Risposero: accordaci, che uno di noi segga alla tua destra, e l'altro alla tua sinistra nella tua gloria. 36. Ma Gesù disse loro: non sapete quello, che domandate: potete voi bere il calice, ch'io bevo; o esser battezzati col Battesimo, ond'io son battezzato? 39. E quelli replicarongli: si che possiamo. Ma Gesù disse loro: voi berrete veramente il calice, ch'io bevo, e sarete battezzati col Battesimo, ond'io son battezzato: 40. Ma il sedere alla mia destra, o alla mia sinistra, non ispetta a me di concederlo a voi, ma coloro, pe' quali è stato preparato. 41. E udito questo, i dieci si disgustarono con Giacomo e Giovanni. 42. Ma Gesù chiamatili a se, disse loro: voi sapete, che quegli, che son tenuti per Principi delle Nazioni, esercitano dominio sopra di esse: e i loro Magnati hanno podestà sopra di esse. Non cosi però va la bisogna tra di voi, ma chiunque vorrà diventar maggiore, sarà vostro servo: 43. E-chiunque di voi vorrà esser primo, sarà servo di tutti. 45. Imperocché anche il Figliuolo dell'uomo non è venuto per esser servito, ma per servire, e per dare la sua vita in redenzione di molti. 46. E arrivarono a Gerico, e nel partire di Gerico co' suoi discepoli, e con gran moltitudine di gente, Bartimeo cieco figliuolo di Timeo sedeva nella strada, chiedendo la limosina. 47. Il quale avendo sentito dire, egli è Gesù Nazareno, cominciò a sclamare, dicendo: Gesù figliuolo di Davidde, abbi pietà di me. 48. E molti lo minacciavano, perché tacesse. Ma egli gridava più forte : Figliuolo di Davidde, abbi pietà di me. 49. E Gesù soffermatosi, lo fece chiamare. E chiamarono il cieco, dicendogli: sta di buon animo: alzati, egli ti chiama. 50. E quegli gettato via il mantello, saltò in piedi, e andò da Gesù. 51. E Gesù gli disse: che vuoi, che io ti faccia? E il cieco dissegli: Maestro, ch'io vegga. 52. Gesù dissegli: vattene, la tua fede ti ha salvato. E in quell'istante vide, e lo segui nel viaggio.