giovedì 21 gennaio 2010

CAPO XII

Parabola della vigna data a fitto a' lavoratori, i quali uccisero i servi; e il figlio del Padre di famiglia. I Farisei lo tentano sopra il censo da pagarsi a Cesare, e i Sadducei sopra la Risurrezione. Uno Scriba gli domanda, qual sia il primo comandamento: egli poi domanda agli Scribi, in qual modo dicano, che il Cristo sia figliuolo di Davidde. Dopo aver insegnato a guardarsi da loro, loda una vedova, che aveva gettali due piccioli nel Gazofilacio.

E cominciò a parlare ad essi per via di parabole: un uomo piantò una vigna, e la cinse di siepe, e vi fece uno strettojo, e vi fabbricò una torre, e l'affittò ai contadini, e partì per lontan paese. 2. E mandò a suo tempo dai contadini un suo servitore, per riscuoter la parte de' frutti della vigna. 3. Ma quegli, presolo, lo batterono, e lo rimandarono colle mani vuote. 4. E di nuovo mandò ad essi un altro servo: e questo pure lo ferirono nella testa, e lo trattarono obbrobriosamente. 5. E ne mandò di nuovo un altro, e questo l'ammazzarono: e di altri molti alcuni ne batterono, altri ne uccisero. 6. Non restandogli adunque più, se non un solo figliuolo diletto, mandò da ultimo anche questo da essi, dicendo: avran rispetto per mio figliuolo. 7. Ma i vignajoli dissero tra di loro: questi è l'erede: su via, ammazziamolo: e sarà nostra l'eredità. 8. E presolo, lo ammazzarono: e lo gettarono fuori della vigna. 9. Che farà adunque il padron della vigna? Verrà, e sterminerà i fittajuoli: e darà ad altri la vigna. 10. Non avete voi nemmen letto da questa scrittura: la pietra rigettata da coloro, che fabbricavano, quella stessa è divenuta pietra fondamentale dell'angolo. 11. Dal Signore è stata fatta tal cosa, ed ella è mirabile negli occhi nostri? 12. E tentavan di mettergli le mani addosso: imperocché intesero, che questa parabola l'aveva detta per loro: ma ebber paura delle turbe. E lasciatolo, se n'andarono. 13. E mandaron da lui alcuni de' Farisei, e degli Erodiani, per avvilupparlo con le parole. 14. Venuti costoro, gli dissero: Maestro, noi sappiamo, che sei verace, e non hai riguardo a chicchessia: conciossiachè non guardi in faccia gli uomini, ma insegni la via di Dio con verità: è lecito, che si paghi il tributo a Cesare, o nel pagheremo? 15. Gesù conoscendo la loro malizia, disse loro: perché mi tentate voi? Recatemi un denaro, perché lo vegga. 16. E glielo presentarono. Ed egli disse loro: di chi è questa impronta, e questa iscrizione? Risposer: di Cesare. 17. E Gesù ripigliò, e disse loro: rendete adunque quel, che è di Cesare, a Cesare: e quel, che è di Dio, a Dio. Ed eglino lo ammiravano. 18. E andaron da lui i Sadducei, i quali negano la Risurrezione: e lo interrogarono con dire: 19. Maestro, ci ha ordinato Mosè, che, se il fratello d'uno venga a morire, lasciando la moglie senza figliuoli, il fratello sposi la moglie di lui, e ravvivi la stirpe di suo fratello. 20. Or eranvi sette fratelli: e il primo si ammogliò, e morì, senza lasciar figliuoli. 21. E il secondo prese la di lui moglie, e mori: e non lasciò nemmen esso figliuoli. E similmente il terzo. 22. E nella stessa guisa sette l'ebbero per moglie: e non lasciaron figliuoli. Finalmente ultima di tutti morì anche la donna. 23. Nella Risurrezione adunque, tornati che siano a vivere, di chi di questi sarà ella moglie? Imperocché sette l'hanno avuta per moglie. 24. Ma Gesù rispose loro, e disse: non siete voi in inganno per questo, perché non intendete le Scritture, né la potenza di Dio? 25. Imperocché risuscitati che siano, né gli uomini prenderan moglie, né le donne saran date a marito, ma saranno quali gli Angeli di Dio nel Cielo. 26. Che poi i morti risorgano, non avete voi letto nel libro di Mosè, in qual modo Dio parlò a lui nel roveto, dicendo: io sono il Dio d'Abramo, il Dio d'Isacco, e il Dio di Giacobbe? 27. Ei non è il Dio de' morti, ma de' vivi. Voi siete adunque in grande errore. 28. E si accostò uno degli Scribi, che aveva udite le interrogazioni di coloro, e vedendo, che Gesù aveva loro risposto bene, domandogli, quale fosse il primo di tutti i comandamenti. 29. E Gesù risposegli: il primo di tutti i comandamenti egli è: senti, Israele, il Signore Dio tuo è un Dio solo: 30. E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l' anima tua, e con tutto il tuo spirito e con tutto il tuo potere. Questo è il primo comandamento. 31. Il secondo poi è simile a questo: amerai il prossimo tuo, come te stesso. Altro comandamento maggior di questi non v'è. 32. E lo Scriba gli rispose: Maestro, hai detto benissimo, e con tutta verità, che v'è solo Dio, e non ve n'è altro fuori di lui. 33. E che l'amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, e con tutta l'anima, e con tutte le forze: e l'amare il prossimo, come se stesso, val più di tutti gli olocausti, e sacrifizj. 34. Vedendo Gesù, com'egli aveva saggiamente risposto, gli disse: non se' lungi dal Regno di Dio. E da indi in poi nissuno ardiva d'interrogarlo. 35. E ragionando Gesù, e insegnando nel Tempio, diceva: in che modo dicono gli Scribi, che il Cristo è figliuolo di Davidde? 36. Conciossiacchè lo stesso Davidde disse per Ispirito Santo: il Signore ha detto al mio Signore: siede alla mia destra, sino a tanto che io abbia messi i tuoi nemici per isgabello a' tuoi piedi. 37. Lo steso Davidde adunque lo chiama Signore, come adunque è suo Figliolo? E la molta turba lo udì con piacere. 38. E diceva loro nelle sue istruzioni: guardatevi dagli Scribi, i quali ambiscono di passeggiare in lunghe vesti, e di essere salutati nelle piazze, 39. E di avere le prime sedie nelle adunanze, e i primi posti ne' conviti: 40. I quali divorano le case delle vedove col pretesto di lunghe orazioni: costoro saranno più rigorosamente giudicati. 41. E sedendo Gesù dirimpetto al Gazofilacio, osserva, come il popolo vi gettava del denaro, e molti ricchi ne gettavano in copia. 42. Ed essendo poi venuta una povera vedova, vi mise due piccole monete, che fanno un quadrante. 43. E chiamati a se i suoi discepoli, disse loro: in verità vi dico, che questa povera vedova ha dato più di tutti quelli, che han messo nel Gazofilacio. 44. Imperocché tutti hanno dato di quel, che loro sopravanzava: ma costei del suo necessario ha messo tutto quel, che aveva, tutto il suo sostentamento.

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