giovedì 7 gennaio 2010

CAPO IV

Parabola del seminatore spiegata ai Discepoli; la lucerna dee porsi sul candeliere. Parabola della semenza gettata sulla terra, la quale cresce mentre dorme il seminatore; e del granello della senapa. Spiega a parte ai Discepoli tutte queste cose. Essendo in barca, risvegliato dal sonno, acquieta la tempesta.

E cominciò di nuovo a insegnare vicino al mare: e si raunò intorno a lui moltitudine di gente, dimodoché montato in una barca sedeva sul mare, e tutta quanta la turba stava in terra lungo la marina: 2. E insegnava loro molte cose per via di parabole, e diceva loro secondo la sua maniera d'insegnare: 3. Ponete mente: ecco, che il seminatore andò a seminare. 4. E mentre seminava, parte (del seme) cadde lungo la strada, e venner gli uccelli dell'aria, e lo mangiarono. 5. Un'altra parte cascò in luogo sassoso, dove non trovò molta terra; e subito nacque, perché non aveva terren profondo: 6. Ma levatosi il Sole, fu arso dal calore: e perché non avea barbicato, seccò. 7. Un'altra parte cadde tra le spine: e cresciute le spine lo soffogarono, e non recò frutto. 8. Altra cadde in buon terreno: e dette frutto, che venne su rigoglioso, e rese dove trenta per uno, dove sessanta, e dove cento. 9. E diceva loro: chi ha orecchie da intendere, intenda. 10. Ma quando egli fu solo, i dodici, che eran con lui, lo interrogarono sopra la parabola. 11. Ed egli diceva loro: a voi è dato d'intendere il mistero del Regno di Dio: ma per quegli, che sono fuora, tutto si tratta per via di parole: 12. Affinché vedendo veggano, e non veggano: e udendo odano, e non intendano: perché non si convertano una volta, e siangli rimessi i peccati. 13. E disse loro: non intendete questa parabola? E come intenderete tutte (le altre) parabole? 24. Il seminatore è colui, che semina la parola. 15. Quegli, che la semenza ricevono lungo la strada, sono coloro, ne' quali vien seminata la parola, ma udita che l'hanno, vien tosto Satana, e porta via la parola seminata ne' loro cuori. 16. Similmente quegli, che han ricevuto il seme in luoghi sassosi, sono coloro, che, udita la parola, subito l'abbracciano con allegrezza: 17. E non hanno in se radice, ma son di corta durata; e venuta poi la tribolazione, e la persecuzione a motivo della parola, restano subito scandalizzati. 18. Quegli, che ricevono il seme tra le spine, sono coloro, i quali ascoltano la parola. 19. Ma le sollecitudini del secolo, e le ingannevoli ricchezze, e gli altri disordinati affetti sopravvenendo, soffocano la parola, ed ella rimane infruttuosa. 20. Ma quegli, che il seme ricevono in buon terreno, sono coloro, i quali la parola ascoltano, e l'abbracciano, e portano frutto, chi il trenta, chi il sessanta, e chi il cento per uno. 21. E diceva loro: forse che vien fuori la lucerna, per esser messa sotto del moggio, o sotto al letto? Non vien ella per esser posta sul candelliere? 22. Imperocché non v'ha cosa nascosta, che non abbia a manifestarsi: né che sia fatta per istare occulta, ma per uscire alla luce. 23. Chi ha orecchie da intendere, intenda. 24. E diceva loro: badate a quello, che udite. Con quella misura, colla quale avrete misurato, sarà rimisurato a voi, e con giunta. 26. Imperocché a colui, che ha, sarà dato: ma a chi non ha, sarà tolto anche quello, che ha. 26. Diceva ancora: il Regno di Dio è, come se uno getta il seme sopra la terra. 27. E dorme, e si alza notte, e dì, e il seme barbica, e cresce, mentr'ei non sa. 28. Imperocché la terra da se stessa produce prima l'erba, poi la spiga, indi nella spiga il pieno frumento. 29. E formalo che sia il fruito,tosto vi si mette la falce, perché è tempo di messe. 3o. E diceva ancora : a che cosa rassomiglieremo noi il Regno di Dio? O con qual parabola lo adombreremo? 31. Egli è come un granello di senapa, il quale, quando si semina in terra, è il minimo di tutti i semi, che sono al mondo: 32. Ma seminato che è, si innalza, e diventa maggiore di tutti i legumi, e fa gran rami, dimodoché gli uccelli dell'aria all'ombra di lui possono albergare. 33. E spiegava loro la parola con molte di queste parabole, secondo che eran capaci d'udire: 34. E non parlava loro senza parabole: ma solo a solo tutto sponeva a' suoi discepoli. 35. E lo stesso giorno, venuta la sera, disse loro: passiamo all'altra riva. 36. E licenziato il popolo, lo menarono, come stava nella barca: e altre barche ancora erano con esso. 37. E si levò gran bufera, la quale gettava le onde nella barca, dimodoché la barca si empiva. 38. Ed egli se ne stava in poppa addormentato sopra un guanciale: e lo svegliano, e gli dicono: Maestro, a te non cale, che noi andiamo in perdizione? 39. Ed egli alzatosi, sgridò il vento, e disse al mare: chetati, non zittire. E cessò il vento: e si fe' gran bonaccia. 40. Ed egli disse loro: perché temete? Non avete pur anco fede? Ed essi furon ripieni di timor grande, e dicevano l'uno all'altro: chi è mai costui, cui e il vento, e il mare prestano ubbidienza?

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